Bei tempi...
Sarà la vecchiaia che avanza, sarà l'impegno con cui ho preso il mio nuovo lavoro, comunque sia le mie giornate adesso cominciano all'alba e si chiudono non prima di mezzanotte!
E il pigiama... un po' mi manca.
mercoledì 25 aprile 2007
Ma quanto si lavora!!!
Fino a pochi mesi fa uno dei miei soprannomi più riusciti era senz'altro "pigiaman", dalla mia ben nota attitudine ad arrivare a ora di cena con ancora indosso il pigiama!!!
martedì 24 aprile 2007
Il primo post non si scorda mai
Tutti sono consapevoli di essere unici.
Tutti hanno qualcosa da dire.
Tutti hanno la possibilità di avere spazio per dire quello che pensano.
Quindi...
Tutti oggi hanno un blog.
Mah!
Per come la vedo io, questo web 2.0 sta alimentando l'illusione che ognuno conti qualcosa.
E' altamente probabile che l'operazione sia ancora una volta silenziosamente (ma a volte non tanto) pervasa di un bieco utilitarismo socio-economico.
Di fatto, il blog è l'espressione dell'individuo, dei suoi interessi, delle sue idee, dei suoi credo... delle sue esigenze.
Ed è tutto su internet, di pubblico dominio, accessibile a tutti, anche a coloro che fino a pochissimo tempo fa pagavano profumatamente agenzie di comunicazione e new-media per cercare di capire che cosa cavolo vuole questa società, che cosa le interessa.
Ma da oggi tutto questo non serve più!
Da oggi c'è... il web 2.0!
Ti diamo tutto gratis: infiniti account e-mail con infinita capacità, infinito spazio web per condividere le tue foto... e infiniti blog per condividere i tuoi interessi.
E non avrai bisogno di leggere le avvertenze, altrimenti potresti pensare che tutto questo è troppo "mondo dei balocchi" per non avere un motivo economico di essere.
Al di là di questo che può essere semplicemente il prezzo da pagare per esercitare la propria libertà di espressione, c'è un effetto "collaterale" che forse è davvero allarmante.
Il blog è uno strumento meraviglioso è vero, ma alimenta un'illusione.
Attenzione bloggers: se io sono capace di scrivere un post su un blog non vuol dire che so anche scrivere un articolo su un giornale né tantomeno un romanzo.
I contenuti dei nostri meravigliosi blog (salvo rarissimissime eccezioni) sono senz'altro banali dal punto di vista della collettività; al massimo possono essere interessanti per il nostro amico che già condivide con noi altri amici, interessi... la vita.
Mi piace capire dove portano le innovazioni tecnologiche.
Il web 2.0 sta dando a tutti un'infinita possibilità di comunicare.
Il web 2.0 sta togliendo a tutti la percezione esatta di cosa sia degno di diventare un contenuto della comunicazione e cosa non lo sia.
Il web 2.0 è come tutto: un po' buono ma anche un po' cattivo!
E comunque anche io vivo l'illusione che quello che scrivo nel mio blog sia importante :)
Tutti hanno qualcosa da dire.
Tutti hanno la possibilità di avere spazio per dire quello che pensano.
Quindi...
Tutti oggi hanno un blog.
Mah!
Per come la vedo io, questo web 2.0 sta alimentando l'illusione che ognuno conti qualcosa.
E' altamente probabile che l'operazione sia ancora una volta silenziosamente (ma a volte non tanto) pervasa di un bieco utilitarismo socio-economico.
Di fatto, il blog è l'espressione dell'individuo, dei suoi interessi, delle sue idee, dei suoi credo... delle sue esigenze.
Ed è tutto su internet, di pubblico dominio, accessibile a tutti, anche a coloro che fino a pochissimo tempo fa pagavano profumatamente agenzie di comunicazione e new-media per cercare di capire che cosa cavolo vuole questa società, che cosa le interessa.
Ma da oggi tutto questo non serve più!
Da oggi c'è... il web 2.0!
Ti diamo tutto gratis: infiniti account e-mail con infinita capacità, infinito spazio web per condividere le tue foto... e infiniti blog per condividere i tuoi interessi.
E non avrai bisogno di leggere le avvertenze, altrimenti potresti pensare che tutto questo è troppo "mondo dei balocchi" per non avere un motivo economico di essere.
Al di là di questo che può essere semplicemente il prezzo da pagare per esercitare la propria libertà di espressione, c'è un effetto "collaterale" che forse è davvero allarmante.
Il blog è uno strumento meraviglioso è vero, ma alimenta un'illusione.
Attenzione bloggers: se io sono capace di scrivere un post su un blog non vuol dire che so anche scrivere un articolo su un giornale né tantomeno un romanzo.
I contenuti dei nostri meravigliosi blog (salvo rarissimissime eccezioni) sono senz'altro banali dal punto di vista della collettività; al massimo possono essere interessanti per il nostro amico che già condivide con noi altri amici, interessi... la vita.
Mi piace capire dove portano le innovazioni tecnologiche.
Il web 2.0 sta dando a tutti un'infinita possibilità di comunicare.
Il web 2.0 sta togliendo a tutti la percezione esatta di cosa sia degno di diventare un contenuto della comunicazione e cosa non lo sia.
Il web 2.0 è come tutto: un po' buono ma anche un po' cattivo!
E comunque anche io vivo l'illusione che quello che scrivo nel mio blog sia importante :)
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